L'archivio didattico: storia e prospettive

 

L'istituzione dell'archivio didattico nell'anno scolastico 1994-95, da una proposta dell'insegnante di Storia e Filosofia Luciana Brunelli e a seguito di regolare delibera del Collegio dei Docenti, rappresenta un momento assai significativo nella vita del liceo. L'archivio, strumento prezioso per la memoria dell'attività didattica svolta nella nostra scuola negli ultimi anni, raccoglie e conserva, impedendone quindi la dispersione, il materiale prodotto da docenti e discenti nell'ambito di attività culturali di vario tipo (curriculari, parascolastiche, extrascolastiche: scambi con scuole italiane ed estere, laboratori di storia e di teatro, di lingua.. .); per quanto possibile, inoltre, documenta anche lo svolgimento degli itinerari didattici scelti e quindi illustra le metodologie di volta in volta seguite nelle varie iniziative. Il materiale (documenti cartacei e a stampa, fotografie, diapositive, videocassette, audiocassette, floppy disk e CD-rom), su segnalazione dei singoli docenti, viene raccolto e ordinato sistematicamente in fascicoli e buste; l'inventario, annualmente aggiornato, è consultabile sia per via cartacea che per via informatica; a tutt' oggi sono attivi sia la consultazione che il prestito. Il Liceo "Galilei" è uno dei pochi istituti superiori in Umbria che possa vantare tale strumento di documentazione delle proprie attività; inserito come punto centrale nel programma della funzione-obiettivo afferente all' area dell'aggiornamento, della formazione degli insegnanti e del sostegno alla sperimentazione, l'archivio didattico meriterebbe una maggiore valorizzazione realizzabile attraverso la pubblicazione e la distribuzione dell'inventario all'interno della scuola, in modo tale che la documentazione conservata possa diventare oggetto di studio e di stimolo culturale per docenti e allievi. In tale prospettiva l'archivio, quindi, potrà essere un "luogo" significativo per lo scambio di esperienze, interazioni e confronto per gli operatori della scuola, in una visione della didattica più aperta alla ricerca e alla sperimentazione.

Enrico Mercati, Docente di Italiano e Latino