COMUNICATO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL 15/02/2017
Gentilissimi genitori, studenti e personale del Liceo Scientifico Galilei,
ritengo doveroso informarvi che il programma annuale per l’esercizio 1 gennaio/31 dicembre 2017 redatto dal sottoscritto Dirigente Scolastico non è stato approvato dal Consiglio di Istituto. Di ciò è stata data comunicazione al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale che nominerà a breve un Commissario ad acta che sostituirà il Consiglio di Istituto con gravissimo pregiudizio per l’attività formativa in corso.
Per motivi di trasparenza rendo disponibili il programma annuale da me redatto, la relazione accompagnatoria nonché i verbali della riunione del Consiglio e della Giunta del 13 febbraio 2017.
In sintesi la mancata approvazione è stata così motivata:
1) il Presidente del Consiglio di Istituto, Avv. Michele Ricciardi, ha dichiarato di avere alcuni dubbi “sulla prassi da applicare per l’approvazione del programma annuale” ed in ordine alla “prassi usata per l’utilizzo dei contributi volontari utilizzati dai genitori per l’anno scolastico successivo a quello in corso”. Altro rappresentante dei genitori, la Prof.ssa Chirieleison, ha dichiarato di non approvare essendo stata la giunta convocata un’ora prima del Consiglio di Istituto (come peraltro sempre avviene). Informo che come per legge la relazione era stata inviata cinque giorni prima della convocazione.
2) Il Rappresentante degli studenti, Vito Saccomandi, ha dichiarato che “la componente studentesca ritiene corretto rispettare l’imputazione all’anno scolastico indicato nelle causali di versamento dei bollettini postali delle somme versate volontariamente dai genitori all’anno e che tale imputazione è da preferirsi all’utilizzo delle somme stesse”
3) Quanto ai docenti, il Prof. Pannacci ha dichiarato che “i contributi dei genitori devono essere incassati come vincolati perché di fatto lo sono ai vari progetti e, onde evitare confusione, è bene per il futuro, che nella causale dei prossimi versamenti venga indicato per quale progetto così che vengano finanziati solo i progetti scelti effettivamente dai genitori stessi”
Come noto le risorse finanziarie per far fronte ai costi della gestione scolastica provengono dallo Stato che, oltre a pagare direttamente gli stipendi al personale dipendente, fornisce fondi vincolati al funzionamento amministrativo e didattico, alternanza scuola lavoro, contratti di pulizia ecc. ecc. Fondi sull’utilizzo dei quali non vi sono state eccezioni di sorta.
Le altre risorse provengono:
- dai contributi volontari richiesti per specifiche attività (gite, corsi specifici)
- dai contributi di iscrizione obbligatori pari ad € 15,00 per ogni studente, destinati ai contratti di assicurazione contro gli infortuni;
- dai contributi di iscrizione “volontari” l’ammontare dei quali è stabilito dalle singole scuole. Nel nostro liceo il contributo ammonta ad € 60,00 annui per ogni studente. Nel corso di quest’anno solare i contributi, in parte già versati, per l’iscrizione all’anno scolastico 2017/2018 dovrebbero raggiungere il complessivo ammontare di € 90.000,00 circa.
Il dissenso dei genitori, studenti e professori riguarda proprio le previsioni di utilizzazione di tale fondo (contributi volontari di iscrizione) che è destinato alla copertura delle spese derivanti dall’ampliamento dell’offerta formativa che ogni scuola è tenuta ad effettuare a vantaggio di tutti gli studenti.
Il programma da me redatto prevede, infatti, che € 35.000,00 di tale complessivo fondo di € 90.000,00 circa, siano destinati all’ampliamento dell’offerta formativa già programmata ed avviata, dell’anno scolastico in corso (2016/2017) che si concluderà il 31 agosto 2017.
La maggioranza di tutte le componenti del Consiglio di Istituto ritiene invece che tali fondi debbano essere destinati esclusivamente all’ampliamento dell’offerta formativa degli studenti dell’anno scolastico 2017/2018.
Nessuno dei componenti dell’Istituto ha sollevato eccezione di merito proponendo offerte formative alternative o chiedendo l’abolizione di quelle avviate e programmate. Le eccezioni riguardano solo i criteri di copertura della spesa ed oltre ad essere contraddittorie tra loro, sono contrarie alle prassi sempre utilizzate in passato, e, a mio modesto avviso, contrarie alla legge ed ai più elementari principi solidaristici che dovrebbero animare almeno gli studenti; e contrarie, infine, agli interessi delle famiglie che hanno iscritto i propri figli all’anno scolastico 2016/2017 che subiranno gli effetti pregiudizievoli di questo singolare comportamento dei loro rappresentanti in Consiglio. Salvo che non siano disponibili a versare contributi ulteriori placando così gli animi dubbiosi dei loro rappresentanti. Contributi straordinari che io non intendo richiedere non essendovi alcuna ragionevole motivazione.
1) Principio di competenza
Il programma annuale è stato redatto facendo corretta applicazione del principio di “competenza” di cui al Decreto Interministeriale n. 44 del 2001 che contiene le “istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.
Tale decreto infatti impone la redazione di un programma riferito all’anno solare che va dal primo gennaio-trentuno dicembre.
Gli anni scolastici, invece, iniziano il primo settembre e si concludono il 31 agosto.
Conseguentemente ogni programma annuale, che concerne l’esercizio primo gennaio/trentuno dicembre, deve indicare le entrate e le risorse finanziarie dell’anno solare; risorse che deve utilizzare per la copertura delle spese dell’anno solare e, quindi, delle spese relative all’offerta formativa di due parti dei due anni scolastici uno dei quali si conclude il 31 agosto e l’altro inizia il successivo primo settembre dell’anno solare considerato.
2) Prassi utilizzate in tutti gli anni precedenti anche dai precedenti Dirigenti Scolastici
Tale criterio è stato utilizzato nella redazione di tutti i precedenti programmi scolastici.
Per la precisione negli anni scolastici precedenti le risorse finanziarie dell’esercizio sono state utilizzate quasi esclusivamente a copertura delle spese delle offerte formative dell’anno scolastico in corso fino al 31 agosto.
Solo a cominciare da questo anno sono destinate in minor parte alla copertura delle spese dell’anno scolastico in corso e che terminerà il 31 agosto 2017 e sono per la maggior parte destinate a coprire le spese dell’offerta formativa dell’anno scolastico che inizierà il primo settembre 2017. Singolarmente, proprio nell’anno in cui il programma si sta “faticosamente” allineando ai criteri di legge il Consiglio di Istituto solleva problemi che non erano stati sollevati quando il programma poteva essere sottoposto a qualche giustificata critica.
3) Principio solidaristico e discriminazione
Posto che questo è il criterio di “competenza” concernente fondi non vincolati, quali sono i contributi volontari di iscrizione, è illegale che si auspichi che i contributi versati dai genitori vengano destinati solo all’offerta formativa dei propri figli e solo per l’anno scolastico al quale si riferisce l’iscrizione.
Se le scuole dovessero utilizzare i contributi volontari solo per gli studenti che li hanno versati sarebbe inoltre precluso l’acquisto, per esempio, di beni, quali laboratori, tablet ecc. ecc. che hanno una durata pluriennale, volgendosi tali acquisti anche a beneficio delle generazioni future.
La destinazione auspicata da studenti, genitori e insegnanti, oltre ad essere contraria alla legge e ai più elementari principi solidaristici, creerebbe, altresì, una ingiusta discriminazione nei confronti degli studenti dell’anno scolastico in corso i cui contributi volontari sono stati utilizzati nei precedenti programmi, quasi per intero, per coprire le spese dell’offerta formativa dell’anno scolastico precedente.
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Colgo l’occasione per comunicare che non intendo rispondere alle “contestazioni” che mi vengono rivolte in forma anonima poiché ritengo che la trasparenza sia la condizione indefettibile di un dialogo civile e che la “segretezza” non sia conforme alla nostra Costituzione.
Ritenendo inoltre prioritari gli interessi della scuola pubblica, che mi adopero per tutelare, mi esimo da ogni iniziativa giudiziaria a tutela della mia persona che mi distoglierebbe dal lavoro necessario per rimediare al pregiudizio creato dal commissariamento del Consiglio di Istituto. Pregiudizio la cui valutazione ritengo sia doveroso sottoporre alla valutazione della competente Corte dei Conti affinché siano puntualmente valutate le relative responsabilità.
Con ossequio,
Il Dirigente Scolastico